Dal nostro blog Come individuare l'influencer nel b2b?
26 luglio 2018 | di Francesco Marangolo

Quando vogliamo un caffè meno amaro, mettiamo il sale o lo zucchero? Perché, allora, in una strategia di marketing dovremmo scegliere chi non fa al caso nostro? 
 
#B2B
#influencermarketing
È essenziale capire che non è sufficiente differenziare tra infuencer marketing per settore di appartenenza/operatività.
Dalla competenza al TOV, dall'Audience giusta sino alla cosa fondamentale: le KPI’s individuate come centrali per quella specifica campagna. Queste considerazioni preliminari sono importantissime quando stiamo per porci una domanda fondamentale: come individuare l'influencer adatto a quella specifica circostanza?
Se stiamo per inaugurare una campagna B2B oriented, perché dovremmo scegliere un soggetto che è focalizzato sull'attenzione dell'utente social "Consumer", per quanto valido possa essere? È ovvio che in questo caso la scelta deve essere senz'altro quella di un KOL, un Key Opinion Leader. 
In primo luogo è essenziale capire che non è sufficiente differenziare tra infuencer marketing per settore di appartenenza/operatività, ma bisogna anche capire che all’interno di una stessa species vi sono influencer adatti ad uno specifico obiettivo ed altri che invece lo sono meno. Se ci concentriamo sul valutare le giuste KPI’s per alcuni strumenti di digital marketing che utilizziamo, perché questa accortezza non la applichiamo anche all’I.M.? 
In quest’ottica uno schema mentale adatto - anche se iper semplificato - potrebbe essere: 
  • Distinguere B2B, B2C e B2B2C;
  • Analizzare il settore di riferimento (inteso sia come mercato, che come tipologia di prodotti che come consumatore/acquirente); 
  • Distinguere tra l’obiettivo principale che vogliamo raggiungere e quelli collaterali;
  • Raccogliere informazioni su Influencer rilevanti (in un certo senso, disegnare la personas anche per l’influencer).
  • Selezionare chi meglio possa veicolare un certo tipo di messaggio, in un modo specifico per un determinato tipo di audience. 
Spesso sottovalutato anche dagli esperti del settore, l’ultimo punto è fondamentale quando si decide di investire in Influencer Marketing. 
Un po’ per pigrizia mentale, un po’ perché le cose, come sempre, nel digital marketing cambiano in fretta, spesso si ritiene adeguata una sorgente che diffonda (o crei) il contenuto che invece non lo è. Un brand che ha già un nome in rete dovrebbe optare per chi alimenta ulteriormente questa reputazione (sempre fondamentale, sia chiaro) o per qualcuno che invece incentivi le vendite? 
Da questa domanda retorica è possibile proporre una distinzione esemplificativa tra tipologie di influencer: 
  • Influencer che creano o alimentano BRAND AWARENESS
  • Influencer che incentivano ENGAGEMENT 
  • Influencer che veicolano CONVERSIONI

Influencer Marketing

I 10 obiettivi dell'Influencer Marketing 
Una volta compreso il nostro obiettivo (o nostri obiettivi), è possibile procedere all’individuazione dell’influencer di riferimento. 

A questo si sommano, ovviamente, alcune caratteristiche che dovrebbero essere presenti nel bagaglio di ogni Influencer: un’approfondita conoscenza del mercato in cui si opera, conoscere i dettagli del prodotto, avere senso dell’umorismo (ove necessario), parlare alla propria audience in maniera chiara. Ma forse l’aspetto più importante, e spesso sottovalutato, è saper individuare i trend, avere visione d’insieme e sensibilità. Dove sta andando il settore in questione? Come si associa al digitale? Su cosa concentrarsi e su cosa non investire in termini di tempo e risorse? Quando un influencer sa rispondere a queste domande, probabilmente è quello giusto. 
 
#thedigitalproject

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