Dal nostro blog The next big social - prima parte
01 giugno 2018 | di Marina Agazzi

Non solo Facebook, Instagram o Linkedin. Qual è il nuovo social su cui puntare? Paese o target che punti, social che trovi. Abbiamo messo le mani in pasta su alcune novità del panorama social prima che esplodano (o viceversa...) per capire perché sono da tenere d'occhio.
 
#social
#newmedia
Tutto nel mondo digital si muove velocemente. Ma quante davvero sono le app social che riescono a raggiungere un alto livello di popolarità tale da creare una community? A chi si rivolgono? Cosa propongono di nuovo?
 In una buona strategia multicanale i social costituiscono una parte fondamentale ed è per questo che è molto importante tenere sempre il passo con tutte le novità o, ancora meglio, intuire e anticipare i trend per poter offrire il meglio ai nostri clienti e a quelli potenziali.

Perché è importante una strategia multicanale? Semplice, perché:
  • Ci permette di raggiungere utenti diversi e quindi di allargare il nostro bacino clienti in maniera esponenziale
  • Differenziare in maniera intelligente i nostri investimenti
  • Stare al passo e rispondere al meglio ai bisogni dei nostri clienti
  • Creare un rapporto stabile e duraturo con ogni consumatore
  • Conoscere i bisogni dell’utente e del cliente, le sue preferenze e i suoi gusti
  • Evitare tracolli di ingaggio dovuti all’eventuale crisi di un singolo canale
  • Ottenere migliori performance organiche sui social meno maturi in termini adv
Ci sono social che ora, rispetto a qualche anno fa, hanno una popolarità altissima, ad esempio Instagram, altri che invece hanno subito una leggera inflessione, come Facebook, altri che non sanno più ritornare alla popolarità momentanea iniziale, come Twitter. Altri ancora che proseguono spediti verso il successo, come Youtube, e altri che sono praticamente durati un niente ma sono stati dei pionieri, vedi Myspace o Friendster.
Tutto nel mondo digital si muove velocemente. Ma quante davvero le app social riescono a raggiungere un alto livello di popolarità, leggi numero di MAU (Monthly Active Users) tale da creare una community? A chi si rivolgono? Cosa propongono di nuovo rispetto a quelle più famose e usate oggi?
Noi, che siamo curiosi quanto voi, vi offriamo qui un’accurata lista dei nuovi social su cui puntare, con tutte le informazioni di cui avete bisogno. E con un nostro giudizio con tanto di voto. NOME Anchor
TARGET 4-99 anni
COMMUNITY (AD OGGI) Nata a NYC e lanciata nel 2016, Anchor è diffusa soprattutto in America (e infatti risulta ancora solo in lingua inglese). 
COSA OFFRE Anchor è un social basato sulla voce e permette di registrare facilmente podcast per crearsi una vera e propria stazione radio personale. Si può aggiungere la musica preferita come sottofondo grazie all’interazione con app come Apple Music e Spotify, inserire effetti sonori, scegliere che tipo di stazione radio offrire fra numerose categorie (arte, business, music ecc.) e registrare veri e propri show con un massimo di sette utenti. Tutto è straordinariamente easy.
COME SI INTERAGISCE L’app funziona come altri social per cui si segue e si è seguiti da altri utenti. Le registrazioni si possono condividere all’interno di Anchor e si possono anche pubblicare come podcast su altre piattaforme per permettere l’ascolto a tutti.
PIATTAFORMA ADS/ PROMOZIONE Anchor è sicuramente un’ottima app per poter pubblicizzare il proprio brand. Visto che funziona proprio come una radio, quale occasione migliore per parlare dei propri prodotti, coinvolgere gli utenti, creare show e interviste ad hoc e far così crescere la community e il numero di clienti? In parole povere, usando al meglio il native advertising di qualità.
POPOLARITÀ/INFLUENCER L’app sta guadagnando popolarità e ad oggi la utilizzano brand come General Electric, Experian, Buffer e WNYC.
CURIOSITÀ Anchor è stata creata per non far morire il mondo radio, messo a dura prova per colpa della musica in streaming.
IL NOSTRO GIUDIZIO Anchor ha un buon potenziale: si basa sull’audio, uno dei trend social del futuro, se non già del presente, e permette di coinvolgere gli utenti in modo diretto e spontaneo. Resta da vedere se riuscirà a diffondersi anche in paesi extra Usa e a integrarsi in modo efficace con gli altri media attuali.
VOTO: 7
 
NOME Vero
TARGET  21- 40 anni – in particolare Millennials e utenti stanchi dei social come Instagram e Facebook
COMMUNITY (AD OGGI) La community sta crescendo a vista d’occhio: ad oggi risulta di 3 milioni di utenti. (dati marzo 2018) Il boom è cominciato in Usa nel febbraio 2018 raggiungendo i 500.000- 600.000 download e si sta diffondendo in tutti i paesi.
COSA OFFRE Il fenomeno di inizio anno durerà? Vero ha l’ambizione di essere un social “più autentico” (d’altronde… si chiama Vero non a caso) e la sua filosofia si racchiude bene nel motto che compare nella schermata iniziale “Meno social media, più vita sociale. Comportati online come ti comporti offline.” L’app al momento è gratuita, anche se in futuro potrebbe richiedere delle piccole quote agli utenti per mantenersi in vita, visto che il suo punto forte è non mostrare pubblicità. Un altro aspetto che piace molto ai neo-iscritti è che le notizie sono postate in ordine rigorosamente cronologico e non secondo l’odiato algoritmo di profilazione dati e interessi che sta facendo scappare gli utenti dai social più famosi. Ci offre, insomma, un social più genuino, naive, un po’ com’era una volta la creatura di Zuckerberg e l’Instagram degli albori.
COME SI INTERAGISCE Vero ci permette di pubblicare foto, link, musica, filmati, libri e luoghi e di mostrare i post ai nostri contatti divisi per amici stretti, amici, conoscenti e follower. L’iscrizione è semplice: basta immettere nome, mail e numero di telefono per trovare altri contatti. Attraverso le macro categorie che offre (foto, luoghi ecc) possiamo cercare ciò che più ci interessa, muovendoci liberamente nella piattaforma. Vero è disponibile in varie lingue, tra cui anche l’italiano.
PIATTAFORMA ADS/ PROMOZIONE Visto che il suo punto di forza è proprio non fare pubblicità, ovviamente ad oggi non sembrerebbe l’app più indicata per i brand in cerca di nuovi clienti. Ma magari qualche azienda comincerà ad utilizzare Vero proprio per andare controtendenza e creare, così, tendenza?
POPOLARITÀ/INFLUENCER L’app sta guadagnando popolarità proprio in questi ultimi mesi, ponendosi come il potenziale e principale nuovo concorrente di Instagram e facebook. Anche alcune celebrità come Kim Kardashian, Selena Gomez, Paris Hilton e Mischa Barton si sono iscritte e se il fenomeno Vero continuerà come sembra è molto probabile che ulteriori star popoleranno la piattaforma.
CURIOSITÀ Vero è nata nel 2015 ed è stata ideata dal milionario libanese Ayman Hariri, l’impresario cinematografico Motaz Nabulsi e dal venture capitalist Scott Birnbaum.  Per due anni non è stata considerata da nessuno: solo negli ultimi tempi ha raggiunto un’enorme popolarità, tanti da bloccarsi per un po’ a causa dell’enorme flusso di iscritti. In futuro l’app dovrebbe mantenersi, come si è detto, grazie a delle piccole quote degli utenti, ma c’è un modo per ottenere l’iscrizione gratuita per sempre, ovvero essere fra i primi utenti iscritti. Io mi sono iscritta in questi giorni e mi è arrivata la mail che potrò utilizzare Vero per sempre gratis. Perciò, se vi interessa, fatelo subito.
IL NOSTRO GIUDIZIO Al di là del successo che sembra avere ora, bisogna vedere se Vero riuscirà a spodestare i social più famosi di oggi. Sicuramente l’aver colto il bisogno di libertà e freschezza voluto dagli utenti di oggi non è da poco, ma bisogna ricordarsi che all’inizio anche Facebook e Instagram erano così e poi sono diventati “i mostri” di oggi. Essere un social e porsi come un anti-social d’altronde è una posizione piuttosto pericolosa. Vero cederà alle lusinghe degli sponsor? La community accetterà di buon grado di pagare le quote per mantenere la sua privacy?  Finirà nell’oblio come Ello? Staremo a vedere.
VOTO: 8

The next big social?

  • Anchor
  • Vero
  • Musical.ly
  • Line
NOME Musical.ly
TARGET Generazione Z: Adolescenti e giovanissimi (10-21 anni), soprattutto ragazze (70% degli iscritti) ed età media di 15 anni. In Italia ci sono oltre 4 milioni di iscritti.
COMMUNITY (AD OGGI)  L'app ha superato i 230 milioni di utenti registrati, con circa 12 milioni di video caricati ogni giorno.
 COSA OFFRE Musical.ly è un social che permette di creare e postare brevi video in cui i musers, ovvero gli utenti dell’app, si esibiscono cantando in playback e ballando brani musicali. A questi video si possono poi aggiungere animazioni, emoticons, testi ed effetti.
 COME SI INTERAGISCE Interagire con Musical.ly è molto semplice: basta iscriversi con i propri dati e voilà, si può già postare il primo video, seguire i musers più famosi per imparare le loro mosse o semplicemente trarre ispirazione. Niente intellettualismi ovviamente: quest’app piace ai giovani perché permette loro di esprimere la propria creatività e le proprie emozioni: allegria e mettersi in mostra in primis.
PIATTAFORMA ADS/ PROMOZIONE L’app potrebbe essere utile per il mercato musicale in quanto ogni video in un certo senso pubblicizza una canzone, e questo potrebbe avere buone ripercussioni per iTunes e Spotify. I Musers più famosi inoltre sono vere e proprie star e perciò sono parecchi i brand che li sponsorizzano.
POPOLARITÀ/INFLUENCER Fra i tanti giovanissimi Influencers figurano Lisa e Lena, gemelle tedesche con 20 milioni di followers (nel 2017 hanno fatto un tour mondiale seguitissimo che ha toccato anche l’Italia), Baby Ariel, 16enne della Florida con 15 milioni di follower, e in Italia Elisa Maino, con un milione di follower.
CURIOSITÀ I due fondatori cinesi di Musical.ly Alex Zhu e Luyu Yang prima di creare la celebre app avevano ideato un social network con scopi educativi, dove gli utenti potevano imparare ed insegnare diverse materie attraverso brevi video. L’idea non ebbe successo e così puntarono sul target degli adolescenti e su video sempre brevi ma con contenuti completamente diversi, lanciando ufficialmente Musical.ly nell’agosto 2014.
IL NOSTRO GIUDIZIO Musical.ly è sicuramente un'app che lascia perplessi gli utenti più “anziani”, mentre conquista i giovanissimi per la sua leggerezza e voglia di mettersi in gioco divertendosi. Va presa quindi con questa precisa leggerezza, sperando che fenomeni come il cyberbullismo non le tolgano questa sua caratteristica. Un'app comunque che devono tenere in considerazione tutti i brand con target adolescenziali per possibili collaborazioni, un po’ come Instagram e YouTube. Il futuro è davvero nelle sue mani, dal momento che è stato acquistato dal gruppo media cinese Bytedance per 1 miliardo di dollari e per questo motivo potrebbe essere l’unico social a riunire i ragazzi occidentali e cinesi.
VOTO: 8
 
NOME Line
TARGET 4-99 anni
COMMUNITY (AD OGGI)  L’app ha raggiunto i 700 milioni di utenti in tutto il mondo (2015)
 COSA OFFRE Line è un’app che consente di inviare messaggi, di effettuare chiamate vocali e video gratuite sia da smartphone che da computer. Ci si possono scambiare immagini, video, audio creando anche una timeline dei contenuti. Offre poi numerosi sticker, applicazioni e giochi che è possibile scaricare e comprare all’interno dell’app.
COME SI INTERAGISCE Un po’ WhatsApp, un po’ Facebook, per iscriversi all’app basta il numero di telefono. Dopodiché potremo comunicare con i nostri amici, creare gruppi e condividere tutto ciò che vogliamo.
PIATTAFORMA ADS/ PROMOZIONE Gli introiti sono possibili tramite la vendita di giochi e stickers all’interno dell’app, oppure le aziende possono utilizzare Line per fare iniziative personali promozionali.
POPOLARITA’/INFLUENCER L’app è popolare soprattutto in Giappone, core market, e in Oriente. È possibile cercare i profili di star e account importanti, ma molti, a giudicare dai posti datati, non sembrano tanto attivi.
CURIOSITÀ Line, sviluppata dal gruppo coreano Naver, è stata lanciata per rispondere al disastro causato dal terremoto Giapponese del 2011, poiché tutte le principali infrastrutture di telecomunicazione erano state danneggiate. I giapponesi hanno così potuto fare affidamento su questa app che comunicava tramite internet, diventando nel 2013 il social più usato in assoluto del paese.
IL NOSTRO GIUDIZIO Line si presenta come un’app decisamente intelligente e interessante, poiché coniuga le principali funzioni di social come Facebook e WhatsApp. Eppure, in Italia, nonostante gli investimenti e la campaign advertising con Emma Marrone del 2013, l’app non è riuscita a scalfire il potere dei suoi competitors. Rimane quindi importante in medio oriente, ma non sembra avere la stessa presa nel resto del mondo.
VOTO: 6/7
 
To be continued. Non è tutto. Il nostro viaggio nei social media del futuro non finisce qui. Seguici per la seconda parte dello speciale The Next Big Social.
 
Invece, se vuoi progettare una strategia efficace per la tua azienda sui social media, sei nel posto giusto. Parliamone.
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