Dal nostro blog How To > Direct Messaging Marketing
18 giugno 2019 | di Stefania Arpaia

Il diretto contatto con l’azienda, la possibilità del colloquio con chi sembrava infinitamente lontano e al di sopra di noi è diventata una prerogativa per l’utente, oltreché un piacevole passatempo.
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“L’assistenza è il vero campo di battaglia per la crescita dei brand. Mentre le aspettative del consumatore empowered continuano ad aumentare, i brand che assistono meglio vinceranno”
Sull’onda di questa tendenza, sempre più diffusa, le aziende devono imparare a sfruttare il punto di contatto senza essere troppo invadenti e senza assumere le vesti di chi vuole vendere a tutti i costi scegliendo con consapevolezza la corretta strategia di Direct messaging marketing. 

Secondo la rivista statunitense Wired, all’inizio dell’anno le ricerche su Google nel mondo sono state circa 1.800 miliardi. Nello stesso periodo si sono registrate (spam escluso) circa 20.000 miliardi di email, e 24.000 miliardi di messaggi su Whatsapp, a cui si aggiungono i circa 5.000 miliardi di messaggi via Telegram, e i 2.500 miliardi di conversazioni su Facebook Messenger. 

Il 2015 è stato il primo anno in cui il traffico sulle piattaforme di messaging ha superato quello sui social network. Da quel momento la messaggistica è diventata il nuovo fondamentale canale di vendita.

Il panorama italiano del Direct Messaging
I tre canali di scambio messaggi che individuiamo oggi sul podio sono: Whatsapp versione classica, Whatsapp business, e Facebook Messenger.
I vantaggi di queste app sono numerosi: 
  • si ottengono sempre e solo dati reali del contatto: questa è una grande opportunità per le aziende perché permette di raggiungere un pubblico reale capace di interagire e aumentare l’engagement;
  • il canale messaging si presta a integrazioni con i bot: con un chat bot si ha la possibilità di aumentare il livello di soddisfazione dei clienti permettendo loro di accedere in modo molto più semplice e veloce alle informazioni di cui hanno bisogno;
  • non richiedono ottimizzazione: i messaggi sono formattati automaticamente per avere un layout ottimale, dando l’impressione di essere sempre presenti per gli utenti e pronti a rispondere in qualsiasi momento;
  • implicano una relazione bidirezionale (al contrario di altri mezzi di comunicazione come email o TV); 
  • sono disponibili 24h/24, 7 giorni su 7: la presenza del brand è sempre garantita e diventa sinonimo di affidabilità, aumentando la percezione di assistenza dell’azienda nei potenziali clienti;
  • sono di semplice utilizzo: in pochi passi aumentano facilmente la fiducia del cliente e possono essere facilmente trasformati in potenti strumenti di marketing utili per incamerare una grande mole di dati relative a preferenze e comportamenti di acquisto degli utenti;
  • sono più efficaci e permettono un enorme risparmio di tempo grazie al contatto diretto con l’utente.
Una corretta strategia di marketing non può non tenere conto di questi aspetti ma deve anche essere cosciente del fatto che un solo mezzo non basta. E allora la parola d’ordine diventa: integrazione. Diversificare e intrecciare i canali tradizionali (come l’email) con quelli della generazione Z, gli ultraconnessi, è il passo vincente.

Whatsapp, re indiscusso della messaggistica

Guardiamo insieme alcuni interessanti dati forniti da HootSuite/We are Social, secondo cui WhatsApp è il re indiscusso del mercato italiano. Il social dall’icona verde è l’applicazione più popolare in base ai download e agli utenti attivi ogni mese. È la terza piattaforma social in classifica e la prima applicazione messenger (il 59% della popolazione italiana usa WhatsApp). 
Più basse le percentuali di Facebook Messenger che si attestano al 39%. 
Un ulteriore dato interessante abbraccia l’ambito medico. Pare che WhatsApp sia diventato un forte canale di comunicazione tra medici e pazienti. Un sondaggio di Statista del 2017, ha rivelato che il 63% dei medici di base e il 52% degli specialisti utilizza WhatsApp per comunicare con i propri pazienti in quanto canale di utilizzo “immediato”.
In generale, ogni 24 ore passiamo circa il 10% del nostro tempo utilizzando social media e circa l'8% utilizzando internet mobile.

Customer service means strategy  
Battere la concorrenza significa conversare meglio. Anche Google ha sottolineato che “L’assistenza è il vero campo di battaglia per la crescita dei brand. Mentre le aspettative del consumatore empowered continuano ad aumentare, i brand che assistono meglio vinceranno”.

Sviluppare una comunicazione one to one attraverso la tecnologia di messaging, l’intelligenza artificiale e i bot, permette di incamerare dati forniti dalle conversazioni che diventano fondamentali per implementare servizi ed esperienze sempre migliori. Informazioni preziose a cui nessuna azienda può rinunciare. 

Approfondisci l’argomento davanti a un cono gelato in nostra compagnia.
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