Dal nostro blog TikTok: il social per chi punta alla Gen Z
8 maggio | di Antonio Piemontese

Sentirsi liberi, esprimere sé stessi senza filtri e senza il timore di essere giudicati. Se volete raggiungere la generazione Z e vi interessa il mercato asiatico è il momento di aggiungere una nuova app al vostro marketing mix: attenzione, è cominciata l’era di TikTok.
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"Le specificità culturali giocano un ruolo fondamentale per accedere a questi mercati: tenere conto delle differenti sensibilità è importantissimo".
Tutto comincia da Musical.ly
TikTok nasce dalla fusione tra l’app omonima (prodotta dal colosso cinese ByteDance) e Musical.ly, app cinese di videosharing social che consentiva di cantare in playback sulle canzoni del momento. L’operazione è andata in porto per una cifra attorno al miliardo di dollari. 

Ma cosa si fa su TikTok? Sostanzialmente, si registrano e condividono brevi video della durata massima di un minuto in cui l'autore si esibisce in una performance. I contenuti possono essere arricchiti con effetti e animazioni, didascalie, sticker, musiche di sottofondo. Presente inoltre la possibilità di realizzare delle dirette.

Un pubblico di giovanissimi
Secondo i dati di Tower Sensor, una società di analisi del mondo mobile, l'app di video sharing, dopo essere stata in cima alla classifica dei download nel 2018, ha superato il traguardo del miliardo di utenti: 150 milioni in Cina (dove però il servizio si chiama Douyin), 120 in India, 65 negli Usa. E poi, stando agli ultimi dati disponibili, un pubblico di 4,1 milioni di utenti in Germania, 4 in Francia, 3,7 in UK, 2,7 in Spagna e oltre 2,4 milioni in Italia. 
Un recente bando del governo di Nuova Delhi ha imposto di rimuovere l'app dagli store online di Apple e Google: secondo una corte locale, i contenuti invitavano alla pornografia e alla pedofilia. Nonostante si tratti di una batosta non da poco, i numeri rimangono da capogiro e i download crescono a ritmo vertiginoso. Interessante la composizione degli utenti a livello globale: il 45% di sesso femminile, il 55% di sesso maschile, con il 50% di età inferiore al 16 anni e un utilizzo medio dell’app di 52 minuti al giorno. In Italia il pubblico sarebbe, invece, composto al 65% da donne, 35% uomini con un utilizzo medio che scende a 35 minuti. Tre miliardi sono le visualizzazioni video mensili e 6 le aperture giornaliere, in media, dell’app.

TikTokers, le nuove star degli adolescenti
I tempi cambiano, e con loro le app.  Dopo gli Youtubers, le nuove stelle si chiamano TikTokers. La classifica si aggiorna quotidianamente in base ai like, ed essere in top ten può cambiare la vita dei giovanissimi protagonisti: quello che è certo è che i brand cominciano a cercarli per indossare ogni genere di capo.

In cima alla chart globale ci sono le gemelle tedesche Lisa e Lena Mantler, con oltre 30 milioni di follower, mentre in Italia vince Virginia Montemaggi, di Grosseto, che con 4,1 milioni di follower è in testa alla classifica. Ma non è la sola. 

Ci sono poi Iris Ferrari (milanese di 16 anni e quasi tre milioni di follower  con già due libri all’attivo) e Marta Losito, 15 anni e 2,3 milioni di follower, con un fidanzato che fa anche lui l'influencer (Ferragni docet). Ma l'elenco potrebbe continuare. 

TikTok: la scelta giusta per chi guarda al mercato asiatico
Se volete investire in Cina, ma anche in Giappone, Vietnam, Thailandia, Malesia, Filippine e Indonesia TikTok è la scelta giusta. I numeri sono da capogiro, e con campagne promozionali mirate e influencer locali il risultato è a portata di mano. I modelli di consumo si stanno avvicinando: in Oriente la generazione Z (i nati dal ’95 al 2012) si sta sempre più conformando ai gusti occidentali. 

Naturalmente, le specificità culturali giocano, come sempre un ruolo per accedere a questi mercati: tenere conto delle differenti sensibilità è importantissimo. Purtroppo, anche brand di grido possono sbagliare: è il caso di Dolce&Gabbana, che nei mesi scorsi furono costretti a scusarsi pubblicamente per una campagna pubblicitaria giudicata offensiva in Cina. 

TikTok per le aziende

Su Musical.ly si erano già mossi marchi importanti: CocaCola nel 2015 aveva lanciato il contest #Shareacoke, generando un milione di video pubblicati in soli dodici giorni. Ma anche KitKat ci aveva provato, invitando il pubblico a reinterpretare il suo jingle: 96 milioni di visualizzazioni totali in poco meno di una settimana e 60mila video pubblicati.
In Italia è appena sbarcato sulla piattaforma il gruppo Condè Nast. L’editore ha rivelato che sulla piattaforma offrirà contenuti esclusivi: Vogue, Vanity Fair, GQ e Wired puntano al pubblico della Generazione Z. Sarà interessante seguire l’esperimento. Ma si sta sviluppando anche un sottobosco di brand che ha cominciato a muoversi. 
Nel prossimo articolo spiegheremo come sfruttare al meglio TikTok per promuovere la tua azienda: il nostro content manager ti svelerà alcune regole base per non sbagliare e i trucchi per fare presa sul tuo pubblico.
Seguici per scoprirle! 

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